Yak
- Nome scientifico: Bos grunniens
- Nome internazionale: Yak
- Classe: Mammalia
- Ordine: Artiodactyla
- Famiglia: Bovidae
- Categoria specie a rischio: LC (Least concern - Rischio minimo)
- Continente o Fattoria: Fattoria
Descrizione
Allo stato brado, gli esemplari maschi adulti raggiungono dimensioni imponenti, possono superare i 200 cm di altezza al garrese con una lunghezza di oltre 325 cm e pesano mediamente 1.000 kg, le femmine sono invece più minute e meno massicce, pesando mediamente 300 kg. La sottospecie domestica ha dimensioni decisamente inferiori: i maschi pesano dai 350 ai 580 kg e le femmine hanno un peso compreso tra i 225 e i 255 kg.
L’aspetto fisico è caratterizzato da una folta pelliccia con lunghi peli con gradazioni di colore tra il marrone scuro e il nero, le corna sono grandi e allungate con una curvatura verso l’alto; un lungo ciuffo di peli ricopre parte della fronte e la coda è ricoperta di lunghi peli. Le popolazioni addomesticate hanno gambe più corte, zoccoli più ampi, la colorazione della pelliccia è più diversificata, dal nero al bianco e spesso chiazzata; le corna sono più deboli e possono essere assenti.
Gli yak possiedono grandi polmoni, un numero elevato di globuli rossi ed una concentrazione di emoglobina più elevata della maggior parte degli altri bovidi, caratteristiche che permettono di vivere ad elevate altezze, cosa che gli altri bovidi non sono in grado di fare.
Distribuzione e habitat
L’areale degli esemplari selvatici è limitato all’altopiano tibetano, mentre gli esemplari addomesticati si trovano in una zona molto più ampia dell’Asia centrale. Le specie selvatiche si sono estinte in Mongolia già nel XVIII secolo e sono in pericolo anche in Tibet, a causa della caccia e dell’espansione della pastorizia.
L’habitat dello yak può variare, ma è composto soprattutto da tre aree con vegetazione diversa: pascoli alpini, steppa alpina e steppa desertica. Ognuno di questi ecosistemi garantisce agli yak grandi aree ricche di prati, ma differiscono per il tipo di graminacee e di piccole arbusti che vi crescono, per la quantità di vegetazione disponibile, per la temperatura media e per le precipitazioni annue.
Il loro habitat può variare anche in funzione delle stagioni; nei periodi freddi in cui scarseggia il cibo, alcuni branchi compiono anche grandi migrazioni alla ricerca di erba, di muschi e di licheni. Tuttavia, gli yak non prediligono il clima caldo, preferendo invece le temperature più fredde degli altopiani, zone nelle quali fanno ritorno non appena le temperature salgono. Gli esemplari allo stato brado negli ultimi decenni si sono sempre più diffusi nelle steppe desertiche, le uniche zone dove non vengono disturbati dalle attività umane, che in queste regioni sono limitate invece dalla necessità di disporre di terreni sufficientemente fertili e di precipitazioni.
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